Appendice I
Fonti documentarie per
l’assedio di Malta nell’estate 1565
Questa breve appendice ha il solo scopo di elencare le fonti utili per uno studio approfondito ed esaustivo del tema, evidenziando l’importanza fondamentale che assume il diario di Balbi all’interno di esse.
In Lo Assedio
di Malta, opera monografica scritta dal Colonnello Carlo Sanminiatelli nel
1906, sono elencate moltissime fonti: l’autore ha mostrato qui di dominare un
metodo storiografico moderno, a differenza di molti contemporanei, cui
contrasta però a livello contenutistico una scarsa imparzialità nella
narrazione degli eventi che sconfina spesso in toni moralistici e
nazionalistici. Seguo la divisione operata dallo stesso autore in testimoni,
compilatori e opere storiografiche che danno particolare spazio all’evento (ho
aggiunto qualche titolo solo a quest’ultima sezione).
1.
F.
BALBI DA CORREGGIO,
La verdadera relacion
de todo lo que el anno de MDLXV ha succedido en la isla de Malta, de antes
quellegasse l’armada sobre ella de Soliman gran turco,
Barcellona 1568, tradotta in italiano da Francesco
Rappini come F. BALBI DA CORREGGIO, Diario
dell’assedio all’isola di Malta (18 maggio-17 settembre 1565), Genova 1995
2.
ANONIMO, Copie
de plusieurs missives envoyées de Malte …portant advis de la honteuse départie
de l’armée turquesque, Paris 1565
3.
ANONIMO,
Copia di una lettera dove narra il gran
preparamento de’Prencipi Christiani per andare ad abbassare l’orgoglio al Gran
Turco, Bologna 1565
4.
ANONIMO, Discours
et advertissement de ce qui est adevenu à Malthe depuis le 25éme de Juillet
jusque au 20ème de Aoust, Paris 1565
5.
FRAY
DON JAIME FERRER, Cappellano e Fiscale della Religione di San Giovanni. Compilò
la relazione ufficiale (s.t.) dell’assedio di Malta su commissione del Gran
Maestro, conservata (1902) negli archivi dell’Ordine
6.
ANONIMO,
Memoria del viaggio che feciono le galere
di S.E. Illustrissima l’anno 1565 (A.S. di Firenze – Filza Medicea –
Principato – n° 2077)
Compilatori
1.
FRA’
JACOPO BOSIO, Historia della Santa
Religione et illustrissima militia dei Cavlieri di San Giovanni di Gerusalemme,
Roma 1594
2.
CONTE
GEROLAMO ALESSANDRO, Commentarii de
acerrimo Turcorum nello in insulam Melitam gesto, anno MDLXV, Venezia 1566
3.
N.
TENAGLIA, Ricordi (Firenze,
Biblioteca Riccardiana – Codice 2131)
4.
VINCENZO
CASTELLANI DA FOSSOMBRONE, De Bello
Melitensi Historia, Pesaro 1566
5.
ANTONIO
VIPERANO, De Bello Melitensi, Perugia
1567
6.
N.
CIRNI, Commentari ne’ quali si descrive
la guerra ultima di Francia…l’assedio di Malta, Roma 1567
7.
PIERRE GENTIL DE VÊNDOME, Deux veritables discours, l’un concernant le fait entier de toute la
guerre de Malte …l’autre sur la guerre de Hongrie depuis le 33 Aoust 1566, Paris
1567
8.
COELI
SECUNDI CURIONIS, Sarracenicae historiae,
additum de bello Melitensi, anno MDLXV, historia nova, Bâle 1567
9.
N.
ULLOA, La historia dell’impresa di
Tripoli, della presa del Pignon di Velez, della Gomera in Africa, et del
successo della potentissima armata Turchesca venuta sopra Malta, Venezia
1569
10.
PEDRO
DE SALAZAR, Hispania victrix, Medina
del Campo 1570
11.
Supplemento, ovvero quinto
volume delle Historiaedel Mondo di
M. MABRINO ROSEO DA
FABRIANO, qual segue la terza parte da
lui aggiunta alla notabile historia di M. Giovanni Tarchagnota, Venezia
1581
12.
CLAUDIO
GRANGEI, De bello Melitensi a Solimano
Turcorum principe gesto, commentarius, s.l. 1582
13.
N.
FRACASSO, Trattato del successo de la
potentissima armata venuta sopra Malta, s.l., s.d.
14.
ANONIMO,
Successo de l’armata de Solimano Ottomano
nell’impresa di Malta, s.l., s.d.
15.
OBERTO
FOGLIETTA, Istoria …e d’alcune altre
imprese dei suoi tempi, cioè dell’impresa del Gerbi, soccorso d’Oran, impresa
del Pignon, di Tunigi et assedio di Malta, Genova 1598
16.
GIO.
BATTA ADRIANI, Istoria de’ suoi tempi, Prato
1822
17.
SCIPIONE
AMMIRATO, Istorie Fiorentine, Ridotte
ed annotate dal Prof. Luciano Scarabelli, Torino 1853
18.
JACQUES AUGUSTE DE THOU, Historia sui
temporis, s.l., s.d.
19.
THEODORE AGRIPPE d’AUBIGNE’, Histoire
universelle de l’an 1550 au 1601, Parigi 1616-1620
1.
FRA’
JACOPO BOSIO, Historia della Santa
Religione et illustrissima militia dei Cavlieri di San Giovanni di Gerusalemme,
Roma 1594 (l’opera per le sue caratteristiche può rientrare tanto nel
secondo quanto nel terzo gruppo)
2.
L’ABBE’ RENE’ AUBERT, Sieur de Vertot, Historie des Chevaliers Hospitaliers de
Saint Jean de Jérusalem, Paris 1726
3.
J.M.
CALDERON DE LA BARCA, Gloriosa defensa de
Malta, Madrid 1796
4.
FULVIO
FONTANA, I pregi della Toscana nelle
imprese più segnalate de’ Cavalieri di santo Stefano, Firenze 1750
5.
LORENZO
CONTINI, Vita di Cosimo de’ Medici, Primo
Granduca di Toscana, Firenze 1805
6.
N. BOISGLEIN, Ancient and modern Malta, London 1805
7.
ROBERT WATSON, Life of Philip II and Philip III, London 1839
8.
WILLIAM H. PRESCOTT, History of the reigno f Philip the second, king of Spain, London
1855
9.
JURIEN DE LA GRAVIERE, Les chevaliers de Malte et la marine de Philippe II, Paris 1887
10.
GAETANO
GAUCI, Il grande assedio di Malta,
Malta 1891
11.
M.
GATTINI, Sunto storico del S.M.O. di San
Giovanni di Gerusalemme, ovvero di Malta, Napoli 1898
12.
CARLO
SANMINIATELLI.ZABARELLA, Lo Assedio di
Malta, Torino 1906
13.
CAMILLO
MANFRONI, Storia della Marina Italiana,
Livorno e Roma 1897-1902
14.
ALBERTO
GUGLIELMOTTI, Storia della Marina
Pontificia, Roma 1856
15.
MARIO
MONTERISI, Storia politica e militare del
Sovrano Militare Ordine di San Giovanni di Gerusalemme detto di Malta,
Milano 1940
16.
FERNAND
BRAUDEL, Civiltà e Imperi del
Mediterraneo nell’età di Filippo II, Torino 1953
17.
ERNLE
BRADFORD, Storia dei Cavalieri di Malta, Milano
1975
18.
RINALDO
PANETTA, Pirati e Corsari turchi e
barbareschi nel Mare Nostrum, XVI secolo, Milano 1981
N.B. Le indicazioni archivistiche si riferiscono al
1906; non ho potuto verifica l’attuale collocazione dei volumi in questione
L’elenco è ovviamente lungi dall’essere esaustivo ma
può essere un’agevole base da cui poter iniziare una monografia d’ampio respiro
che possa basarsi su fonti originali. Sarebbe ovviamente necessario poter
utilizzare fonti turche ma bisognerebbe in tal caso conoscere tanto l’alfabeto
arabo che la lingua turca, nonché poter avere l’accesso materiale a queste.
Concludo questa appendice
con alcune riflessioni sull’opera di Balbi; essa risulta essere fondamentale, a
mio avviso, per due ragioni prima di tutte. E’ l’unico diario dell’assedio,
scritto da un testimone diretto e nasce in origine ad uso personale e non in
vista di una larga diffusione (ovviamente fu modificato al momento della
pubblicazione): non ha quindi un carattere ufficiale che consente di cogliere
aspetti di umanità che mostrano i Cavalieri come uomini e non come eroi (dubito
fortemente che nella relazione di Ferrer si faccia mai cenno agli episodi di
disperazione o insuccesso). Inoltre appare come un’opera abbastanza imparziale
e quindi consente un’analisi precisa degli eventi che non risultano quasi mai
modificati o ingigantiti. Le pagine di Balbi sono permeate di un sentimento di
fratellanza che si poteva trovare solo in un organismo internazionale come
l’Ordine, forse più osservante dei precetti cristiani della stessa Chiesa. Il
diario quindi descrive uno spaccato di vita in cui si possono trovare
indecisioni, coraggio, incoscienza, paure che raramente in un’opera
encomiastica o storiografica si possono ritrovare. Tra i personaggi, infine, quello
caratterizzato a più vivide tinte è il Gran Maestro de La Valette che è
presentato come un uomo risoluto, umano, un grande condottiero, un grande uomo
di Stato, un padre per i propri Cavalieri: egli, in definitiva, appare come il
vero protagonista di quell’affresco corale ma a dimensione umana che è il
diario di Balbi.